di Carlo Capurso
La civiltà di un popolo la si rileva anche dalla sua capacità di tutelare e valorizzare la propria lingua.
E’ da troppo tempo che nel nostro Paese è in corso una incomprensibile e assurda sudditanza linguistica alle lingue straniere,in modo particolare a quella inglese. C’è chi sostiene trattarsi di una pigrizia mentale di molti nostri connazionali nel rinunciare all’uso di parole italiane nel conversare quotidiano.
TV e radio nazionali e private,quotidiani ed altri media,nel trattare fatti di cronaca e di avvenimenti vari,fanno un uso abbondante di vocaboli inglesi. Di questo passo andiamo ahimè verso una vera remissività alla lingua d’oltre Manica. Ne sono una eloquente prova questi esempi:
- “…molte donne vessate da mariti violenti e gelosi sono vittime di stalking anzichè persecuzione”,
- “…la maggioranza dei cittadini britannici ha voluto la brexit anzichè uscita dall’Europa Unita”,
- “Nell’hinterland anzichè circondario di Caserta sono attivi vari clan anzichè gruppi di camorristi”.
Nulla da eccepire se la lingua inglese sia divenuta una lingua mondiale, il cui impiego è ormai diffuso in campo economico,diplomatico,informatico e turistico. Però in casa nostra sarebbe preferibile un lessico rigorosamente italiano.
Questo mio auspicio non deve essere considerato come un fanatico nazionalismo linguistico. Mi preme rammentare a certi immemori che in Gran Bretagna i mezzi di informazione e i suoi cittadini,nell’uso quotidiano della propria lingua si guardano bene dall’utilizzare parole italiane. I linguisti si domandano se siamo in presenza di un decadimento dell’italiano,di un processo involutivo della nostra parlata,o piuttosto di un in comprensibile lassismo nei confronti della lingua inglese.
Se vogliamo rendere un doveroso e rispettoso pensiero al sommo Dante Alighieri, e, far sì che le sue spoglie non si rivoltino nella tomba in quel di Ravenna, cominciamo a bandire dal nostro vocabolario personale vocaboli quali: gossip – stalking – hinterland – brexit – shopping – privacy – trekking – guardrail e molti altri.
Se saremo capaci di compiere questa scelta di buon senso avremo certamente reso un buon servizio alla nostra bella lingua italiana.