Ci sono tante penisole che si specchiano nel Mar Tirreno ma quando guardi la carta dell’Italia rimani colpito da quella che tutti chiamano Sorrentina che sembra disegnata con contorni così netti e armoniosi. Tutti hanno in mente quel versante più breve del golfo di Salerno ‘la Costiera’.
Positano è molto particolare. Lo sfondo che circonda le case non è cambiato nel tempo e non si può confondere con altri paesaggi marittimi. I nomi e i soprannomi sono rimasti, per la gioia dei nostalgici degli ‘anni sessanta ‘e gli sfondi anche; i prodotti tipici sono rimasti con lo stesso ‘sapore’, fermi in un’immagine che non si può scolorire perché radicata e amata nei ricordi di tutti. Dire che Positano è una cascata di case, che i terrazzamenti (costruiti da tanto tempo) sono balconate verso il mare azzurro è poco!
È l’aria che si respira a trascinare verso la conoscenza del borgo… aria di vacanza sempre, in tutte le stagioni, come se tutta la routine monotona sparisse dietro i monti Lattari di roccia dolomitica.
Si arriva a Positano provenendo da Amalfi, dopo aver percorso la tortuosa strada n° 163, rimasta quasi intatta dalla costruzione, alla fine del 1800, con quei bordi arrotondati sul lato verso il mare. Sembra di non arrivare mai in questo luogo, tante sono le curve e le piccole gallerie. L’ inizio della conoscenza è entusiasmante perché ci sono due strade in discesa che portano al ‘centro’ ossia la Spiaggia Grande, con le sue piazzette laterali. Una delle due strade segue il bordo del costone ed è più panoramica e forse più solitaria, ma i negozietti non mancano… con i famosi tessuti di cotone coloratissimi o bianchi trasparenti, ‘ la Moda Positano’. Si vede sempre la Chiesa di S Maria Assunta con la caratteristica cupola ricoperta di piastrelle gialle e verdi e blu.
Scendere per l’altra via è una corsa verso la luce, verso il mare, verso la spiaggia, tra bougainvillea rampicanti e angoli ‘caldi ‘ anche in pieno inverno. Alzarsi al mattino e …scegliere tra due S: shopping o spiaggia? La vita di spiaggia qui non si può perdere, perché si è subito inondati da una luce proveniente dall’azzurro del cielo e del mare mentre le vette aguzze, anch’esse azzurrine ti proteggono! A destra e a sinistra della Spiaggia Grande ci sono due anfratti da non perdere, Fornillo è la meta tranquilla per un bel bagno dopo una passeggiata diciamo ‘campagnola’, tra profumi di fiori ed erbe con la vista de ‘li Galli’, due isolette vicine, di cui una appartenuta a Randolph Nureyev. Lungo questo sentiero c’è la Torre Saracena.
Altre spiagge più piccole, prima di arrivare, sono Laurito e Marina di Arienzo raggiungibili dopo una discesa di scalette, in mezzo alla vegetazione. Cosa si prova a stare sulla spiaggia di Positano? È una sensazione di avere il mare vicino e dietro una protezione speciale, una montagna aspra, alta con rocce cangianti! Le punte aguzze contrastano con i colori rosa e giallino dell’abitato. Ci si può avvicinare a queste cime sporgenti, lontane e vicine allo stesso tempo, percorrendo in più di tre ore, il famoso Sentiero degli Dei, tra Nocelle e Agerola, piccoli centri attaccati alla montagna. Non mancano le scale ed è consigliabile percorrere questo magico itinerario partendo da Agerola, paese vicino Amalfi.
Comunque la nostra discesa più attraente è quella tra le viuzze, per avvicinarci al mare o ad una magnifica frittura di pesce?
Positano colpisce profondamente. E’ un posto da sogno che non vi sembra vero finché non ci siete ma di cui sentite con nostalgia tutta la profonda realtà quando l’avete lasciato.
(John Steinbeck)
Gabriella Capone