Pasta integrale con funghi e nocciole

Ingredienti
160 g di linguine o spaghetti integrali
300 g di funghi misti o champignon bruni*
20 g nocciole senza pelle (circa 15)
1 spicchio di aglio
2 cucchiaini di salvia (5 – 6 foglie)
1,5 cucchiai di erba cipollina
1 cucchiaio di parmigiano
½ cucchiaio di olio di oliva
Sale e pepe
Per servire Parmigiano grattugiato

 

Procedimento

Portate a bollore l’acqua leggermente salata, per lessare la pasta, scolatela al dente, tenendo da parte una tazza dell’acqua di cottura. Nel frattempo togliete i residui di terra dai funghi, sciacquandoli velocemente sotto l’acqua corrente fredda e asciugateli subito, tamponandoli con carta da cucina per non fargli assorbire l’acqua. Tagliateli a pezzi. Tritate poi le nocciole grossolanamente e tostatele in un tegame ampio, antiaderente per 1 – 2 minuti a fuoco medio-alto. Togliete le nocciole e mettetele da parte. Tritate finemente l’aglio e fatelo rosolare per un minuto nel tegame con un mezzo cucchiaio di olio. Aggiungete i funghi e cucinate per 5 – 7 minuti. Unite la salvia, metà delle nocciole, la pasta scolata e un mestolo dell’acqua di cottura della pasta. Saltate la pasta delicatamente per 2 minuti a fuoco basso, aggiungendo altra acqua, se necessario, e mantecate il tutto per 2 minuti. Unite il parmigiano, assaggiate e insaporite con sale e pepe. Trasferite la pasta in piatti individuali e cospargete con le nocciole rimaste e l’erba cipollina tritata. Servite accompagnando con il parmigiano.

 

Note

Gli champignon bruni sono la varietà originale dello champignon bianchetto e si trova con nomi diversi : prataiolo crema, champignon marrone e cremino, un nome usato anche per la varietà grande, il portobello.. Il tipo più scuro ha un contenuto di acqua più basso rispetto al cugino bianco e per questo non perde così tanto volume quando viene cotto. Hanno anche un sapore più deciso e livelli di vitamine e minerali un po’ più alti rispetto agli champignon bianchi. Quelli bruni sono un fonte eccellente di vitamine B, soprattutto B2 (riboflavina) fornendo il 42% del RDA (dose giornaliera consigliata) per 100 g, B3 (niacina) 25% e B5 (acido pantotenico) 30%, oltre il selenio 37%. In più sono una fonte abbastanza buona di fosforo, zinco e potassio. I funghi champignon coltivati contengono bassi livelli di vitamina D, ma quando esposti alla luce ultravioletta i livelli di questa vitamina si alzano velocemente, così come avviene per noi esseri umani. Per arricchire i vostri funghi di vitamina D basta metterli, ancora crudi, in un piatto e lasciare che assorbano la luce solare per un paio di ore; poi lasciarli ancora un po’ all’ombra per permettere alla reazione fotochimica di completarsi.

 

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