Il 5 luglio di quest’anno la calda atmosfera dell’Oktoberfest è giunta a Milano, in viale Lazio, angolo viale Montenero. La schiuma della birra mette allegria e quella Lowenbeer attira ancora di più , assaporata nella stube, caratteristico locale bavarese dove ci si intrattiene e si mangia, respirando il profumo del legno dei boschi e guardando il tipico rivestimento delle pareti con mattonelle bavaresi turchine. Lowengrube significa letteralmente ’fossa dei leoni’, il luogo dove, a Monaco di Baviera fu costruita la birreria più famosa della città, si pensa nel lontano 1524. Lowenbrau è quindi ‘la birra del leone’ e la mascotte ‘leone’ simpaticamente si aggira tra i tavoli, con il tipico vestito lederhosen bavarese.
La sua criniera richiama la schiuma della birra. La bionda bevanda è spillata ‘alla tedesca’ cioè in tre colpi con cappello di schiuma, in circa sette minuti.
La ‘chiara’ è la birra emblematica di Lowengrube, caratterizzata da note di malto, con la giusta quantità di luppolo. Quattro gli ingredienti fondamentali della bevanda secondo l’editto della purezza del 1516: lievito, malto d’orzo, luppolo, acqua. Successivamente si pensò di utilizzare anche altri cereali da far fermentare, come il frumento di ottima qualità.
La Lowengrube milaneseha preso il posto del KapuzinerPlatz, nello stesso ambiente, e ha mantenuto quella tipicità bavarese a Milano. Nel locale c’è anche una stanza per la merenda e il gioco dei bambini e un giardino-birra dove fare un assaggio di tutti i tipi della famosa bibita. E’ una delle trenta Lowengrube presenti in undici regioni italiane.
I piatti sono quelli della tradizione tedesca e bavarese, wurstel di tutti i tipi, anche con il ripieno al formaggio, lo stinco, i dolci come lo strudel e un pretzel dolce con cioccolato ( novità).
La storia della birra ci porta nell’area mesopotamica e in tutte quelle atmosfere giallo-oro del desertoegiziano. Dove poteva nascere se non in queste zone, quasi 6000 anni fa, il biondo drink ?
Tutto è molto affascinante perché questa pozione è scaturita dalla fermentazione dei cereali che sono il nostro alimento principale; è una lenta formazione che avviene quasi di nascosto! Il vino, anch’esso antichissimo si ottiene in modo più ‘aperto’ e la vite è sempre davanti ai nostri occhi, quando offre i suoi succosi grappoli.
L’esperienza in viale Lazio fa rivivere l’Oktoberfest perché c’è un primato: questa birra a Monaco è una delle sei servite fin dal 1810 e diventa la Wiesenbier ( birra della Wies’n, il parco dove si svolge il festival), chiara e ambrata.
Gabriella Capone