Come lo scorso anno, lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha curato l’organizzazione del “Meeting Nazionale sulla Comunicazione”, evento tenuto a Milano, Palazzo Cusani, dal 10 al 12 dicembre 2019.
Il Generale B. Michele Cittadella ha dato il benvenuto ai presenti facendo presente che il Meeting è stato totalmente organizzato dall’Esercito Italiano e che era rivolto a operatori, personalità ed esperti civili dei settori attinenti al mondo della comunicazione (testate stampa/radio/TV, sport, organizzazioni governative e non, grandi aziende/gruppi, ecc.) – professori/ricercatori/studenti universitari del settore; – militari/civili che ricoprono incarichi nell’ambito della Pubblica Informazione e Comunicazione/Uffici stampa, del marketing, della storia militare e dell’editoria di settore o ad essi affini.
Il Meeting ha avuto la collaborazione dell’OdG Lombardia ed i singoli eventi sono stati inseriti nella piattaforma SIGEF che hanno consentito l’acquisizione di crediti formativi.
L’attività si è sviluppata in tre giornate articolate in conferenze tematiche, tavole rotonde, workshop, attività espositive e momenti sociali in cui militari e civili insieme hanno affrontato i principali temi dell’attuale scenario comunicativo, con specifica attenzione al mondo mediatico ed ai settori della stampa, TV, radio e social web, nonché a campi affini quali marketing, sport, storia, ecc., armonizzando i riferimenti, gli orientamenti comuni, promuovendo nuove iniziative e collaborazioni per incrementare la comune rete di contatti.
La giornalista di Adnkronos dott.ssa Elvira Terranova ha moderato la Tavola Rotonda che, in questa edizione, ha affrontato il tema dell’empatia nel mondo della comunicazione, argomento sempre più centrale nel panorama mediatico e filo conduttore di tutto l’evento.
Il Generale C.A. Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Militare Italiano, ha aperto l’evento asserendo che l’Empatia va vista come prospettiva deontologica e che questa sarà il futuro della comunicazione. “Deontologia e Comunicazione – afferma il Generale – saranno la costruzione della leadership tra appartenenza e responsabilità. Sinergie e potenzialità muteranno il Mondo della Comunicazione e andranno Oltre l’Empatia”.
Il Generale Farina ha inoltre affermato che i contatti professionali sono fondamentali ai fini del continuo progresso ed aggiornamento di tematiche, procedure, trend e narrative. Questo meeting tra i professionisti del settore si è presentato come un’occasione per incontrarsi e confrontarsi, scambiandosi opinioni ed esperienze sul futuro della comunicazione. Il filo conduttore di tutto l’evento è stato Oltre l’Empatia nel mondo della comunicazione. “L’Empatia – afferma ancora il Generale Farina – è la capacità di comprendere il mondo interiore altrui evitando i giudizi La comunicazione empatica è la strada che porta a questo obiettivo grazie a due tecniche: la comprensione e l’ascolto attivo”.
Ha preso la parola la dott.ssa Rossella Sobrero, Presidente FERPI affermando che crede nell’importanza della comunicazione e nel ruolo che può giocare per ingaggiare dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti in un progetto o nell’attività di un’azienda. “Offrire occasioni di confronto e contaminazione – afferma la Dott.ssa Sobrero – sia dare voce alle esperienze di Militari, giornalisti, imprese, start up, studenti. Le organizzazioni hanno un ruolo sociale e la sostenibilità deve essere una scelta condivisa. Inoltre, la solidarietà, in una società dove ci sono molte spaccature politiche e sociali, esige una metamorfosi morale per predisporci a cogliere le esigenze che si presenteranno di volta in volta”.
È intervenuto Gian Battista Vittorioso, Direttore dell’Unità Organizzativa e Comunication di LEONARDO, che dichiara che centrale della comunicazione è la diffusione della sicurezza. “In tutto questo – afferma Vittorioso – c’è ancora una conoscenza limitata o distorta. Noi dell’industria della Difesa dobbiamo essere bravi a comunicare il valore della difesa con contributi significativi. Avere un travaso di tecnologie che può garantire l’Ordine Pubblico in maniera che possa assicurare ai cittadini una difesa eccellente in qualsiasi situazione, li tiene lontani dalla paura. E d’altronde, Leonardo da Vinci e Guglielmo Marconi sono universalmente riconosciuti anche per la sicurezza alla difesa, pertanto, dobbiamo andare oltre l’empatia per avere una visione più allargata”.
A questo riguardo è di nuovo intervenuto il Capo di Stato Maggiore Generale C.A. Salvatore Farina che ha ribadito il concetto dell’Empatia per la Comunicazione. “La Comunicazione è un mezzo molto importante. In passato ci furono soldati molto determinati anche per comunicare con chi non capiva la nostra lingua. Noi siamo al servizio e pronti a rispondere alle nostre missioni, ad essere vicini ai nostri missionari di frontiera pronti a rispondere alle loro esigenze. D’altronde, la comunicazione scaturisce dai valori che noi abbiamo per servire la Società. Cosa chiedere, dunque, a voi giornalisti? La prima cosa che posso osservare è che la vostra è una vita importante, dev’essere un ideale dove si cerca la verità stando vicino alla gente. Per quanto riguarda il nostro Esercito, i nostri Soldati sono sempre pronti ad addestrarsi e ad evolversi per essere anch’esso vicinissimo alle esigenze della gente. Il mio auspicio è continuare queste comunicazioni per un ulteriore proseguimento del dialogo affinché si possa trovare la strada giusta da perseguire insieme”.
Il Giornalista Mauro Crippa, che attualmente nell’Azienda Mediaset ricopre il ruolo di Direttore Generale Informazione, ha descritto come hanno portato la comunicazione a fare informazione nel mondo sofisticato di oggi, e come la prerogativa sia del giornalista che si fa portatore del nucleo di ciò che effettivamente è successo. “Noi viviamo in una nuvola tossica dell’informazione, – afferma Crippa – perciò è una visione un po’ eroica se si vuole comunicare la verità perché il sovranismo nasce anche dalla paura”.
Ha preso la parola il Dott. Luigi Fontana, Giornalista del Corriere della Sera che ha espresso le perplessità su come si riesce scambiare l’Empatia con la Realtà. “Alle volte – afferma Fontana – fra di noi c’è una frattura generazionale. L’informazione sui Social Network non ci sono notizie da prendere per vere. La pura e vera questione è la conoscenza e raccontarla nella maniera giusta rispettando la privacy delle vite coinvolte- Il Dott. Luigi Fontana ha poi espresso Il suo giudizio riguardo all’Esercito che è totalmente positivo da quando si è trasformato con la fine della leva. “Infatti – afferma Fontana – l’Esercito, così organizzato, ha dato ad ogni Soldato un suo ruolo, ognuno con le proprie competenze da un buon servizio al nostro Paese”.
Il Direttore di Sky TG24 Dott. Giuseppe De Bellis asserisce che nella loro Azienda da sempre hanno instaurato l’informazione con il pubblico centrando un rapporto empatico che, comunque, non è quello di dar loro sempre ragione. “Non dobbiamo vedere i Social Media come se fosse il nostro nemico – afferma De Bellis – il dovere del giornalista è dare informazione realistica. Siamo nati con editori internazionali, pertanto, siamo un po’ diversi dalle altre TV, cioè, siamo al di sopra delle parti. I nostri lettori vogliono un’informazione più ampia e veloce. Il lettore vuole allargare lo sguardo al Mondo più veloci dei giornali e avere una lettura accurata e più profonda delle altre perché è una platea più informata”.
“Il Circolo Militare non è imperialista, – afferma il Generale Farina – ma il giornalismo deve essere molto più rigoroso dell’Empatia. Il giornalista ha il dovere di avvicinarsi alla verità e soprattutto deve essere leale e testimoniare i valori. Queste prerogative gli permettono di raggiungere la serenità”.
È stata letta qualche pagina del magnifico libro IL SOLDATO voluto dal Generale Farina.
“In queste pagine sono scritte solo parole del Soldato – afferma il Generale Farina – Cosa importante è non far sentire solo il Soldato. Bisogna fargli avere la certezza che fa parte di una Squadra. La leadership è di tutti: del Soldato, del Sergente, dei Colonnelli, tutti hanno una funzione di comando. Le Donne nell’Esercito sono state supportate e c’è un’assoluta parità con gli uomini. Ritengo molto positivo l’entrata della donna nell’Esercito perché è in grado di dare il suo supporto e contributo”.
Il famoso psichiatra Vittorino Andreoli, scrittore e poeta, ha parlato dei bisogni dei nostri giovani. “Avere un’identità – afferma Andreoli – aiuta i giovani a non sentirsi diversi e ad avere un senso nella vita. La paura dei giovani sarà non avere uno stimolo per avere coraggio. Le caratteristiche biologiche della donna nell’Esercito non vanno in contrasto con gli uomini, ma i due sessi si fondono per una sola identità”.
In sala abbiamo la presenza di un Generale donna che ha fatto presente che chi entra nell’Esercito deve assolutamente impegnarsi. Per la donna fare il Servizio Militare è un sacrificio sostenibile. “Anch’io stessa – afferma la Generale – sono al Servizio del Paese, della casa, di mia figlia, della Scuola e ce l’ho fatta come una qualsiasi lavoratrice impiegata in una qualsiasi società. La cosa che mi preoccupava era sapere d’avere la responsabilità di tante famiglie e, questo, non è stato facile per me. Prima di diventare un Generale ho dovuto insegnare a me stessa e imparare ad essere severa per essere d’esempio con quaranta Generali. Ho vinto la paura con coraggio che è il prototipo di tutte le medaglie della stessa medaglia. Sono entrata nell’Esercito perché avevo nel cuore la felicità che si raggiunge quando tutto è condiviso”.
Il Dott. Giuliano Bergamaschi, filosofo e coach, ha parlato di deontologia e comunicazione e quanto sia importante l’esempio. “L’Empatia – afferma Bergamaschi – è estremamente faticosa e non va confusa con la simpatia. L’empatico si apre all’altro, ascolta chi è appena arrivato o chi è in difficoltà”.
Il giornalista Daniele Chieffi – giornalista digitale – afferma che da quando nel 1996 fu messo il primo giornale in line, il cartaceo è andato decadendo, ma non credo affatto che non si legga più la verità.
Il Tenente Colonnello Capozzolo afferma che @emergenza24 è una comunità digitale in situazione di emergenza ed è al servizio del cittadino anche in fase di formazione.
Il 12 dicembre 2019, ultimo giorno del Meeting, ha parlato il famoso Atleta Antonio Rossi facendo presente che in passato è stato orgogliosamente un soldato Alpino. “La nostra candidatura alle Olimpiadi di Milano – afferma Rossi – veniva da due grosse rinunce, pertanto, la credibilità del CONI non era al massimo. Quando abbiamo parlato del programma si è decantato la Lombardia come prima Regione in Italia che tiene allo sport. Abbiamo messo su un dossier e utilizzato Cortina dove ci saranno i Mondiali nel 2021, creando solo una pista ex novo e impianti per la sostenibilità economica. Questi giochi apriranno molte possibilità di incontri come quelli con la Cina”.
Il Dott. Gianluca Garro, Servizio comunicazione del Dipartimento della Protezione civile, afferma che noi giornalisti siamo costretti a confrontarci con un linguaggio che non è nostro. Lo sport è un’arma potentissima soprattutto quello che racconta delle storie. L’Italia sarà al centro della scena grazie alle Olimpiadi 2026 e merita di superare la notizia di due righe in fondo alla pagina del calcio. Dietro le vite degli atleti di successo ci sono molti sacrifici, dolore e gioie”.
L’Atleta Antonio Rossi ha ripreso la parola per attestare che lo sport è un’arma di comunicazione di massa potentissima. “Per portare la maglia azzurra – afferma Rossi – ci vuole grande rispetto. La cosa triste è che solo se vinci vieni esaltato, mentre molti altri che non vincono, questa pressione la sentono e ne soffrono. Inoltre, vorrei esaltare l’immagine degli atleti disabile, noi abbiamo due grandi esempi come Alex Zanardi e Giusy Versace”.
Anche il Colonnello Roberto Punzo, disabile, ha detto che la disabilità è un antidoto alla omologazione perché costituisce singolarità della resistenza umana al comune. “Quello che conta è l’essere competitivi esaltando la nostra disabilità e che la diversità deve essere valutata per quella che è, si deve chiamare con il nome appropriato: Andicappato il quale è un soggetto da non compatire, ma da aiutare”.
Ha moderato il Generale B. Fulvio Poli, Capo Ufficio Generale Promozione, Pubblicista e Storia dello Stato Maggiore dell’Esercito, che ha parlato delle Missioni di Pace dell’Esercito. “Le nostre Forze Armate Italiane – afferma il Generale Poli – sono da sempre impegnate in operazioni di peacekeeping (mantenimento della pace) in diverse aree del Mondo per la formazione del personale di polizia e militare di altri paesi, ma anche nella lotta al terrorismo. In alcuni teatri operativi ritenuti meno urgenti rispetto ad altri ha favorito una redistribuzione di forze. Non solo questo, ci addestriamo quotidianamente per sconfiggere il nemico”.
Il Colonnello Valentino de Simone, Direttore Responsabile della bellissima Rivista Militare dell’Esercito, periodico fondato nel 1956. “Questa Rivista – afferma il Colonnello De Simone – punta sulla comunicazione totale, non solo per il personale Militare, ma anche per i Civili che vogliono documentarsi sulle Forze Armate, per aggiornarsi in modo obiettivo perché basato sull’autorevolezza dell’informazione. Il successo del giornale che ha avuto in quest’ultimo periodo ci ha incoraggiato ad avvicinarci sempre più al nostro pubblico e ad aprire le porte a tutti, pertanto, da quest’anno verrà lanciato nelle edicole. Siamo orgogliosi del fatto che in questo numero è stato dato spazio al tema trainante dei prossimi quattro numeri del 2020, anno in cui tutto l’Esercito celebra i primi vent’anni dell’accesso delle donne nel mestiere delle armi. Quest’apertura alla donna ha reso l’Esercito ancora più moderno e più vicina alla società di cui essa è una delle più alte espressioni”.
Il Meeting, uno dei più completi ed esaurienti, con un Esercito che guarda al futuro tramite la comunicazione, è terminato con i saluti del Generale B. Michele Cittadella che ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato attivamente e coloro che si sono spesi affinché tutto il lungo Evento avesse avuto successo.
Principia Bruna Rosco