L’attività fisica è importante anche per la cura dei tumori della testa e collo

L’IRCCS Maugeri di Pavia arruola pazienti per l’innovativo progetto che mira a migliorare le cure e prospettare la guarigione dei malati di tumore testa e collo, che, secondo il rapporto AIRTUM (Associazione Italia Registri Tumori) sono al quinto posto tra i malati oncologici. Questo tipo di tumore, che colpisce bocca, gola, laringe, faringe ha un impatto significativo nella vita di tutti i giorni, con risvolti negativi nelle relazioni sociali e lavorative. L’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’IRCCS Maugeri diretta dalla prof.ssa Locati, finanziata da fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con la Fondazione Policlinico S. Matteo con il CNAO (Centro nazionale Adroterapiaoncologica), l’Istituto dei Tumori ‘Pascale’ di Napoli e l’Ospedale Universitario di Sassari stanno promuovendo e valorizzando uno studio sui vantaggi di una mirata terapia motoria  con un supporto nutrizionale e psicologico in questi pazienti oncologici, prima del trattamento chirurgico e chemioterapico. 

Negli ultimi anni si è registrato un aumento dei casi di tumore testa e collo nei soggetti più giovani (55 anni in media) mentre prima questi malati avevano mediamente più di 65 anni. Nei giovani colpiti dal tumore (peraltro mediamente non fumatori, diversamente dai più anziani nettamente fumatori) è stato rilevato un collegamento con il papillomavirus. Una volta si pensava che il riposo fosse importante prima dell’intervento chirurgico, ora si favorisce il movimento, soprattutto per evitare l’intensità degli effetti collaterali delle terapie e aumentare la risposta del sistema immunitario. La squadra di IRCCS Maugeri di Pavia con il CNAO, l’Istituto Pascale di Napoli e l’Ospedale Universitario di Sassari, guidata dalla prof.ssa Locati, dalla prof.ssa Hella Cena, direttrice del servizio di nutrizione dell’IRCCS Maugeri di Pavia e dalla dott.ssa Gabanelli, direttrice dell’UO di psicologia IRCC Maugeri di Pavia- Montescano sono al lavoro per identificare procedure condivise che portino a risultati omogenei e confrontabili. A questo progetto collaborano anche il prof Porcelli (medicina dello sport Università di Pavia) e l’ing Valentina Tibollo (IA applicata alla medicina). 

Già nel  Nord-Europa si è visto che i pazienti oncologici hanno un recupero veloce se, prima dell’operazione svolgono attività motorie. Si prospettano utilizzazioni di apparecchiature ultramoderne come il D-Wall, uno specchio digitale utile per migliorare la postura a completamento della rieducazione. Inoltre, i pazienti avranno uno speciale orologio che monitorerà i parametri vitali, prima, durante e dopo il trattamento oncologico. Queste terapie sono veramente innovative e hanno risvegliato un netto interesse per questo settore delle malattie oncologiche un po’ appartato e forse trascurato.