di Renzo Magosso
Un modo diverso per vivere il Venerdì Santo: il 30 marzo alle 21.00, la Sala Blu del Welcome Hotel di Legnano propone la vera storia di Lorena, che a 11 anni volle ad ogni costo scoprire da che malattia era afflitta, in un’epoca in cui i medici non spiegavano ai pazienti… Il racconto di Maurizio Albè e Renzo Magosso, autore del libro La bambina che ha rubato la verità.
Legnano – Dopo il successo della bella iniziativa che ha coinvolto i ragazzi delle scuole legnanesi in una “lectio magistralis” dell’egittologo Giacomo Cavillier, il Welcome Hotel di via Grigna a Legnano, per chiudere il mese di marzo in bellezza, propone venerdì 30 alle 21.00 un’affascinante serata condotta da Maurizio Albè (la Carmela de I Legnanesi) e Renzo Magosso, accompagnati dalle musiche di Simone De Marco: al centro dell’attenzione una bella storia da raccontare, quella di una bimba di 11 anni che il destino ha messo sulla strada di un medico e di una serie di altre personalità: questa fatalità ha portato alla nascita di un team, il Comitato Maria Letizia Verga, che ha scritto una delle più belle pagine del nostro tempo sull’importanza della ricerca scientifica e sui diritti dei malati di conoscere ciò che li affligge.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Maurizio Albè che ci ha raccontato come è avvenuto il suo incontro con l’ospite della serata di venerdì, il giornalista e scrittore Renzo Magosso:
“ho conosciuto Magosso il 23 aprile del 2016 a Gallarate, in occasione di una mostra retrospettiva di Antonio Tafuro, tenutasi a palazzo Minoletti. Ero stato invitato da Giuseppe Martorana a leggere dei brani tratti proprio dal suo libro ‘La bambina che ha rubato la verità’, di cui mi è stato chiesto di realizzare la trasposizione teatrale. Nella serata del 30 marzo, organizzata da Giuseppe Calini nella sala blu del Welcome Hotel, racconteremo la storia di Magosso la storia di quella bambina e dell’alleanza creatasi tra un medico ed alcuni genitori per sconfiggere la leucemia: il comitato Maria Letizia Verga Onlus”
Maurizio Albè toglierà per una sera la maschera della Carmela de I Legnanesi, – come già avvenuto in occasione della conferenza dello scorso anno sulla Grande Guerra -, e proporrà al pubblico dei reading tratti dall’opera letteraria di Magosso, che interverrà di persona con approfondimenti, mentre il musicista Simone De Marco eseguirà della musica a tema.
“Sarà tutto giocato sull’improvvisazione”, prosegue Albè, “perchè io e Magosso non ci siamo più rivisti dal 2016: l’ho chiamato per proporgli questa serata a Legnano ed ha accettato con l’entusiasmo di un ragazzino che viene invitato a giocare una partita di calcio!”
Sarà presente nella sala blu, con ogni probabilità, anche Karen Croce, in rappresentanza del Comitato Maria Letizia Verga Onlus, – con sede a Monza -, che da 39 anni è impegnato nella lotta contro la leucemia del bambino, affrontando la malattia e la cura facendosi carico dei problemi della famiglia, in nome di un’alleanza terapeutica basata sull’identità di intenti tra medici e genitori. Vale la pena sottolineare che, grazie ai progressi compiuti dalla ricerca, oggi più dell’85% dei bambini con leucemia o linfoma guarisce, contro il 30% del 1979, quanto nacque il sodalizio.
“Mi rendo conto che la serata del 30 marzo coincide quest’anno con il venerdì santo e, quindi, con la rappresentazione della Via Crucis di Gesù: anche quella di chi affronta la malattia, però, si può definire come una Via Crucis personale che coinvolge sia il malato che i suoi familiari e, quindi, il nostro intento è quello di far riflettere la gente su queste importanti e delicate tematiche“, sottolinea Maurizio Albè, che ci anticipa “racconteremo dello sforzo di alcuni genitori di bimbi affetti da leucemia più di 40 anni fa, per costituire un’allenza terapeutica con diversi professionisti, che ha portato alla creazione dell’associazione che si è spesa e tutt’ora si spende anche per permettere ai medici di esprimersi con sincerità nei confronti del paziente, cosa che negli anni ’70 non era assolutamente compresa e portata avanti. Questa tendenza a tenere nascosta la verità a chi è malato sta purtroppo tornando in auge e noi vogliamo sensibilizzare più gente possibile nel contrastarla con decisione.”
Ma chi è la bambina protagonista di questo racconto?
“Questa piccola eroina si chiama (il tempo presente non è casuale, ma non voglio svelarvi troppo…) Lorena ed aveva 11 anni quando ha cominciato a non sentirsi bene: con grande coraggio e determinazione, approfittando dalla confusione generata dall’esplosione della bomba in piazza Fontana il 12 dicembre 1969, rubò la sua cartella clinica per sapere che malattia la affliggesse. La sua giovanissima età non le permetteva di capire un termine medico come ‘leucemia linfoblastica acuta’ e, quindi, sottrasse anche le chiavi della biblioteca per capire di cosa si trattasse. Segnò su un taccuino tutte le domande a cui voleva farsi dare una risposta e, infine, andò a cercare il medico che l’aveva in cura e lo affrontò di persona: era il dottor Giuseppe Masera di Busto Arsizio.”
Una serata davvero intensa, quindi, quella a cui assisteremo venerdì 30 marzo 2018 al Welcome Hotel di via Grigna a Legnano: un’altra occasione speciale per parlare di argomenti non solo interessanti, ma anche arricchenti sul piano umano, come nello stile a cui Giuseppe Calini ci ha ormai da tempo abituato.
(su gentile concessione della redazione di www.sempionenews.it)