di Principia Bruna Rosco
Il Generale B. Michele Cittadella, Comandante Militare Esercito Italiano, ha affermato che sono donne che fanno onore alle Forze Armate italiane.
Nel magnifico Salone Radetzky di Palazzo Cusani – Via del Carmine 8, Milano, mercoledì 7 marzo 2018 si è svolto il Convegno dal tema “Donna e Militare: “Due Anime una Missione”, egregiamente organizzato dal P.A.S.F.A. “Assistenza Spirituale Forze Armate” Sezione di Milano – Presidente Dott.ssa Marinella Boverio Navarrini, in collaborazione con il Comando Militare Esercito Lombardia, con il Circolo Unificato di Milano U.N.U.C.I. e con l’Istituto Nazionale Nastro Azzurro Milano.
Da perfetto “Padrone di Casa”, il Generale B. Michele Cittadella, Comandante Esercito Militare Lombardia, ha dato il benvenuto al nutrito pubblico, ha ringraziato il P.A.S.F.A. per la luce che donano nell’assistenza ai Militare delle Forze Armate ed ha elogiato le donne/militari per il coraggio che dimostrano nelle Missioni Internazionali.
Interventi a cura del Generale Corpo d’Armata Giorgio Battisti, già Comandante NRDC-ITA, del Prof. Giovanni Cerino Badone, Docente Un. degli Studi Piemonte Orientale “A. Avogadro”, del Ten. Col. Medico M. Rosaria Rizzo, Policlinico Militare del Celio – Roma, del Maggiore Esercito Italiano Marta Galbiati, In servizio al C.M.E.L., il Cap. Guardia di Finanza, Soviana Inghilterra, Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo. Ha introdotto la Dott.ssa Raffaella Liberi Carpitelli, Presidente Nazionale P.A.S.F.A.
La Dott.ssa Raffaella Liberi Carpitelli, Presidente Nazionale P.A.S.F.A. ha introdotto l’argomento affermando: “La I^ Guerra Mondiale ha costituito l’incipit per la trasformazione del ruolo della donna che, in quel periodo storico, è stata chiamata per i lavori prima svolti dagli uomini che, in quel momento, erano impegnati a combattere. Infatti, c’è una radicale trasformazione di una società in cui il lavoro delle donne costituiva un’eccezione, ad esclusione di alcuni segmenti, come l’agricoltura di sussistenza e le piccole imprese artigianali a conduzione familiare. Diventa, quindi, altissimo il numero delle donne che svolgono lavori in fabbrica, anche nell’industria bellica, altre forniscono assistenza ai soldati, malati e feriti, o sono impiegate nelle mense della Casa del Soldato, oltre che in numerosi altri servizi pubblici. Sono, quindi, messi in discussione modelli di comportamento fino allora ritenuti immutabili. Il mondo femminile – continua la Presidente – aveva trovato una dimensione nella società da cui non era più possibile tornare indietro, pertanto, anche il PASFA ha continuato a seguire la “mission” aggiornando le strutture sociali per rendere più efficace il suo operare”.
La Dott.ssa Carpitelli ha continuato facendo presente che, in quel momento di mobilitazione generale, nel maggio 1915 nasce a Roma e a Torino il PASFA dove molte signore, motivate da generosità e disponibilità, si propongono di collaborare con i Cappellani che assistono i soldati e s’impegnano in attività di beneficenza, di assistenza e di vicinanza alle famiglie. L’associazione viene a costituire una specie di tessuto connettivo fra le Forze Armate – allora impegnate nel teatro di guerra sul fronte nord-orientale – ed i Cappellani Militari, che affiancano le truppe, fornendo loro un sostegno religioso, morale, umano. Il PASFA collabora inviando aiuti materiali e provvedendo alle necessità evidenziate dai Cappellani, sempre animato da tre linee guida: l’amore per la Patria e per le Forze Armate, la disponibilità ad un aiuto materiale, una solidarietà illuminata dalla luce della Fede.
Ha eccellentemente condotto e moderato l’incontro, il Generale C.A. Giorgio Battisti il quale, sul ruolo femminile delle donne che sono impegnate nelle Forze Armate e in missioni internazionali, ha così affermato: “Le donne/militari sono anche spose e mamme che si devono occupare anche della famiglia. Pur nel loro impegno in una Forza Armata, la donna non dimentica mai di essere mamma, ma non ha fatto mai pesare la sua condizione di madre perché vuole essere considerata come il collega maschio. Le Forze Armate le hanno affidato un ruolo paritario con l’uomo/soldato e, a mio avviso, riesce meglio dell’uomo in tutto, anche se, purtroppo, dovrà sempre mettersi in competizione con i colleghi maschi per affermare un proprio spazio. La donna dimostra uno splendido spirito cameratesco e, da vero soldato, sa affrontare molteplici sacrifici. In situazioni di belligeranza, pur avendo paura come l’uomo, dimostra fermezza e tanto coraggio. Per quanto riguarda le donne Comandanti – termina il Generale Battisti – posso affermare con franchezza, che Comandanti si nasce e non si diventa, indipendentemente dal sesso”.
La Presidente Regionale Dott.ssa Marinella Boverio Navarrini, ha sottolineato l’importanza del personale militare femminile nei contingenti internazionali, per raggiungere segmenti della popolazione locale in tutti quei contesti estranei al mondo occidentale e di difficile penetrazione. A questo proposito ha citato una giovane Caporal Maggiore Scelto Monica Contraffatto, gravemente ferita in Afghanistan nel marzo del 2012, prima donna decorata con Medaglia d’oro al Valore dell’Esercito. Monica nel 2016 aveva conquistato la medaglia di bronzo ai Giochi paraolimpici di Rio de Janeiro nei 100 metri. Una donna che, con la sua forza di volontà e il suo coraggio, ha sconfitto il dramma per la perdita di una gamba.
Molto ammirate sono state le tre giovani donne Ufficiali: Ten. Col. Medico Rosaria Rizzo, Magg. Marta Galbiati e Cap. Soviana Inghilterra, che hanno parlato della loro chiamata nel Mondo Militare e della loro personale esperienza, incantando il pubblico e molte ragazze che vorrebbero seguire il loro esempio.
Infine, la Dott.ssa Carpitelli, ha ringraziato il Generale Cittadella per l’ospitalità, i relatori e il numeroso pubblico appartenente al Mondo Militare e Civile. In particolare, ha salutato le donne con le stellette che dal 2000 fanno parte della grande Famiglia Militare, alcune delle quali ricoprono, a pieno titolo, nelle diverse Armi e nella Guardia di Finanza, ruoli di responsabilità e di comando. Tutte ispirate dal compiere un servizio alla collettività attraverso la difesa della Patria e la promozione dell’immagine dell’Italia.
Dalla conferenza è emerso che per onorare la Patria nel nome di una solidarietà internazionale, il PASFA sta continuando la sua “mission” contribuendo al consolidamento del processo di solidarietà umana e di progressiva integrazione con le popolazioni locali e numerosi importanti progetti riguardanti la sanità, la didattica, la cultura e lo sport in Irak, Kosovo, Bosnia, Libano, Afghanistan.
E’ stato bello e interessante aver appreso che la scelta della donna di entrare a far parte grande famiglia delle Forze Armate, che si credeva non appartenesse al mondo femminile, si è dimostrata confacente al loro spirito patriottico e aggiunto quel grande valore che è la Giustizia. Sono donne che hanno dato molto tempo della loro vita alle missioni, si sono assunte le loro responsabilità senza rinunciare all’essere donna e senza far pesare la loro scelta né alla famiglia né ai loro colleghi maschi. Sono donne che sanno affrontare la tragedia della guerra, che difendono la Patria con coraggio e senza vanagloria; queste donne, come ha affermato il Generale Michele Cittadella, fanno onore alle Forze Armate italiane!
Erano presenti all’evento il Generale D. Camillo de Milato, il Generale D. Giovanni Fantasia, il Brig. Generale Mario Sciuto, Generale Piero Lucchetti e Marilena Ganci.
Finalità dell’Associazione PASFA:
Le finalità del P.A.S.F.A. sono di solidarietà sociale, dirette ad arrecare benefici esclusivamente ai soggetti che si trovino in condizioni di obiettivo disagio connesso a situazioni psico-fisiche particolarmente invalidanti e/o situazioni di emarginazione sociale; in tale ambito deve:
– coadiuvare efficacemente l’opera dei Cappellani Militari nel Servizio Assistenza Spirituale ai Militari;
– impegnarsi nell’assistenza spirituale, morale, materiale e culturale per una globale promozione umana di tutti gli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari in servizio in Italia e all’estero e alle loro famiglie, ai pensionati, ai reduci e agli invalidi per servizio e alle loro famiglie, nonché alle famiglie dei Caduti e al Personale Civile, senza alcuna distinzione in base all’etnia, al sesso, al credo politico o religioso, al grado e/o alla durata della permanenza nei quadri;
– evidenziare in ogni ambiente l’opera che gli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, svolgono in favore della Comunità Nazionale ed Internazionale.
L’Associazione potrà compiere tutte le operazioni di gestione patrimoniale con espresso divieto di svolgere attività che non siano direttamente connesse al raggiungimento delle suddette finalità istituzionali.
Potrà pertanto, a fine meramente esemplificativo e non esaustivo:
– svolgere specifiche attività di ausilio spirituale, materiale e culturale a favore degli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, nonché delle loro Famiglie;
– stipulare convenzioni con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e con altri Enti Pubblici e Privati;
– organizzare manifestazioni volte all’elevazione spirituale e culturale degli stessi appartenenti alle Forze Armate, Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari e delle loro Famiglie;
– assumere iniziative volte a favorire l’informazione e la conoscenza da parte dei terzi delle problematiche degli appartenenti stessi alle Forze Armate, Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, dell’utilità delle iniziative e dei risultati ottenuti;
– gestire iniziative volte alla raccolta di fondi.
Per il concreto conseguimento delle finalità statutarie l’Associazione potrà altresì compiere ogni operazione mobiliare, immobiliare e finanziaria volta alla gestione e all’incremento del patrimonio dell’Associazione stessa, con espresso divieto di porre in essere attività commerciali e produttive non marginali. Potrà pertanto aprire e movimentare conti correnti bancari e/o postali, ricevere donazioni e lasciti testamentari con beneficio d’inventario, assumere obbligazioni ed estinguerle e compiere qualsiasi altra operazione nel rispetto dei vincoli di cui alla Legge 11 agosto 1991 n. 266.
L’Associazione intende avvalersi di tutti i benefici e le provvidenze a favore delle organizzazioni onlus previsti dalle norme nazionali e regionali vigenti e di successiva emanazione.
Aiutare e Sostenere
La fine della leva obbligatoria, la conseguente nascita della figura del militare professionista e l’impiego delle Forze Armate Italiane in missioni di pace in diverse parti del mondo, hanno determinato un diverso “modus operandi” del P.A.S.F.A. che in collaborazione con i Cappellani militari, interviene a portare sostegno anche alle popolazioni estere che di volta in volta vedono la presenza pacificatrice dei nostri militari (Balcani, Libano, Iraq, Afghanistan, per citarne alcuni).
Crescita culturale e spirituale
Il P.A.S.F.A., attraverso la Sede Nazionale e le sue 30 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, svolge a stretto contatto con i Cappellani e in collaborazione con i Comandi Militari varie attività a favore:
– dei MILITARI, catechesi, corsi prematrimoniali, pellegrinaggi, conferenze e dibattiti, biblio-videoteche, corsi e seminari, visite culturali, visite ai ricoverati in ospedale, prevenzione delle tossicodipendenze;
– delle FAMIGLIE, vicinanza solidale, sostegno morale e materiale, borse di studio, consultori, corsi di orientamento, seminari sulla situazione legislativa della famiglia del militare;
– dei SOCI, formazione, ritiri spirituali, conferenze e dibattiti, studio della Dottrina della Chiesa, contatti con le Istituzioni e Associazioni locali.
L’Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate (P.A.S.F.A.), è un’associazione apolitica e senza fini di lucro, svolge attività statutaria, rivolta esclusivamente al perseguimento di finalità di solidarietà sociale, diretta ad arrecare benefici esclusivamente ai soggetti che si trovino in condizioni di obiettivo disagio connesso a situazioni psico-fisiche particolarmente invalidanti e/o situazioni di emarginazione sociale; in tale ambito deve:
coadiuvare efficacemente l’opera dei Cappellani Militari nel Servizio Assistenza Spirituale ai Militari;
impegnarsi nell’assistenza spirituale, morale, materiale e culturale per una globale promozione umana di tutti gli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari in servizio in Italia e all’estero e alle loro famiglie, ai pensionati, ai reduci e agli invalidi per servizio e alle loro famiglie, nonché alle famiglie dei Caduti e al Personale Civile, senza alcuna distinzione in base all’etnia, al sesso, al credo politico o religioso, al grado e/o alla durata della permanenza nei quadri;
evidenziare in ogni ambiente l’opera che gli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, svolgono in favore della Comunità Nazionale ed Internazionale.
L’Associazione potrà compiere tutte le operazioni di gestione patrimoniale con espresso divieto di svolgere attività che non siano direttamente connesse al raggiungimento delle suddette finalità istituzionali.
Potrà pertanto, a fine meramente esemplificativo e non esaustivo:
svolgere specifiche attività di ausilio spirituale, materiale e culturale a favore degli appartenenti alle Forze Armate, alla Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, nonché delle loro Famiglie;
stipulare convenzioni con lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e con altri Enti Pubblici e Privati;
organizzare manifestazioni volte all’elevazione spirituale e culturale degli stessi appartenenti alle Forze Armate, Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari e delle loro Famiglie;
assumere iniziative volte a favorire l’informazione e la conoscenza da parte dei terzi delle problematiche degli appartenenti stessi alle Forze Armate, Guardia di Finanza e agli Organismi in cui operano i Cappellani Militari, dell’utilità delle iniziative e dei risultati ottenuti;
gestire iniziative volte alla raccolta di fondi.
Per il concreto conseguimento delle finalità statutarie l’Associazione potrà altresì compiere ogni operazione mobiliare, immobiliare e finanziaria volta alla gestione e all’incremento del patrimonio dell’Associazione stessa, con espresso divieto di porre in essere attività commerciali e produttive non marginali. Potrà pertanto aprire e movimentare conti correnti bancari e/o postali, ricevere donazioni e lasciti testamentari con beneficio d’inventario, assumere obbligazioni ed estinguerle e compiere qualsiasi altra operazione nel rispetto dei vincoli di cui alla Legge 11 agosto 1991 n. 266.
L’Associazione intende avvalersi di tutti i benefici e le provvidenze a favore delle organizzazioni Onlus previsti dalle norme nazionali e regionali vigenti e di successiva emanazione.
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