Evento di grandissima risonanza mediatica, ma anche popolare, quello svoltosi a Pratica di Mare, presso l’Aeroporto Mario De Bernardi, con una manifestazione aerea senza precedenti che ha portato alla tre giorni di esibizioni folla da ogni parte del mondo.
Una festa nella festa dunque, nel segno della tradizione ma anche dei tempi, con il motto “in volo verso il futuro” per evidenziare come stiano cambiando le dinamiche di approccio e di sostenibilità, ma nel rispetto di quello che sono i valori del corpo, degli uomini, e delle donne dell’Aeronautica Militare.
Programma di elevatissimo livello, partendo da velivoli impegnati nella prima guerra mondiale, citiamo il Caproni CA3, per arrivare ai più moderni Eurofighter, T346 il gioiello di casa Leonardo, caccia di quinta generazione come F35 A e B, quest’ultimo adattato a partenze ed atterraggi in verticale.
Una sfilati di velivoli tutti legati ai gruppi aeronautici, dal 6 stormo di Ghedi, al 4 di Grosseto sino al 32 di Amendola, passando per il sostanziale supporto del Reparto Sperimentale Volo, a copertura totale di un paese che deve ritenere un vanto essere difeso da cosi tanta ricchezza umana e tecnologica.
Come più volte citato, l’Aeronautica Militare opera in un contesto militare e civile, intervenendo in casi di tragedie umane e territoriali, non ultima l’alluvione in Romagna, portando in salvo persone per 365 giorni all’anno h 24, in ogni condizione, anche alla presenza di conflitti in tutte le parti del mondo, i primi ad arrivare sul posto e ultimi ad andarsene a salvataggi avvenuti.
Ma quale sarà la naturale evoluzione di questo processo di “volo verso il futuro” per la nostra Arma Aeronautica.
I temi, dal conflitto Ucraino,hanno cambiato prospettive e accelerato il processo di sviluppo ed applicazione tecnologica non solo sui velivoli, basti ricordare l’utilizzo massiccio di droni per monitoraggio cielo terra oltre che attacchi mirati ad obiettivi sensibili, ma per un ampio ricordo al cyber nella gestione di crisi geopolitiche e minacce terroristiche.
Dal cielo allo spazio, questa sarà la vera sfida che con l’utilizzo della tecnologia vedrà impegnata la nuova Aeronautica, il superamento di limiti operativi sino ad un progetto di volo sub orbitale con macchine sempre più sofisticate, ma condotte da piloti di elevatissima preparazione atto a infrangere quelle barriere che solo pochi anni addietro sembravano irraggiungibili.
Questa manifestazione ha dato un primo assaggio di questo processo, non a caso agli auguri del centenario ha presenziato anche il nostro Presidente Mattarella che, con la sua presenza ha onorato quanto di più amato fra i corpi militari, dove l’esibizione delle frecce Tricolori, nel ricordo del Capitano Ghersi, hanno come sempre emozionato e dato un senso di appartenenza alla nostra patria.