L’aromaterapia è una pratica millenaria che prevede l’utilizzo degli oli essenziali a scopo terapeutico. Si pensa che già cinquemila anni fa venissero usati gli oli essenziali a scopo curativo e abbiamo testimonianze di ciò in varie parti del mondo, tra cui Cina, India, America ed Egitto.
Gli oli essenziali sono sostanze aromatiche volatili e concentrate che si trovano nei vari tessuti delle piante. Hanno diversi scopi nelle piante, tra cui richiamare gli insetti amici, comunicare con l’ambiente ed allontanare microrganismi dannosi.
Ci sono diversi metodi di estrazione degli oli essenziali, in base alla parte della pianta che viene utilizzata; i più comuni sono:
Distillazione in corrente di vapore: si utilizza un distillatore, il vapore acqueo cattura l’olio essenziale e lo trascina in una serpentina refrigerata che fa condensare il vapore e, grazie alla diversa densità tra olio e acqua, i due si separano.
Pressatura a freddo: è un metodo meccanico che viene utilizzato per le bucce.
Enfleurage: è un metodo antico che non viene più utilizzato a causa del suo costo elevato. Consiste nel riporre i fiori in un grasso, lasciandoli a macerare per molto tempo.
Estrazione con solventi: ha sostituito l’enfleurage e si usa per ottenere le essenze “assolute”.
Gli oli essenziali si possono dividere in tre categorie, in base alle loro note caratterizzanti:
Note di testa: comprendono gli oli essenziali estremamente volatili, infatti sono i primi che si avvertono in un profumo. Il loro effetto è riarmonizzante, stimolante e rasserenante. I più utilizzati sono quelli di agrumi, come ad esempio il bergamotto, il limone, l’arancio dolce o amaro.
Note di cuore: comprendono gli oli essenziali mediamente volatili, sono le note che si avvertono in un secondo momento, dopo quelle di testa. Il loro effetto è armonizzante, sensuale, aiuta ad aprirsi alla vita e alle relazioni. Hanno un aroma floreale ed i più utilizzati sono quelli di lavanda, neroli, rosa e ylang ylang.
Note di base: comprendono gli oli essenziali poco volatili con aromi forti e penetranti. Sono le note che si avvertono per ultime. Hanno un effetto stabilizzante ed ancorano a terra. Quelli più usati sono quelli di cannella, sandalo, vetiver e legno di cedro.
Ci sono due modalità di utilizzo degli oli essenziali: la via olfattiva e la via cutanea. La prima consiste nell’inalare l’olio essenziale disperso nell’aria attraverso l’utilizzo di diffusori o spray; lo stimolo olfattivo viene captato dai recettori olfattivi per poi essere veicolato come impulso elettrico fino al bulbo olfattivo e da qui arriva al sistema limbico; quest’ultimo sfugge al controllo cosciente, in quanto gli stimoli olfattivi non vengono analizzati dal talamo. Attraverso la via olfattiva possiamo ottenere svariati benefici a livello psichico e fisico, ad esempio possiamo calmare una mente agitata con l’olio di lavanda oppure aiutare la concentrazione con quelli di basilico e limone. La via cutanea, invece, consiste nel miscelare gli oli essenziali con dei vettori, in quanto sono liposolubili; essi interagiscono con il doppio strato fosfolipidico delle membrane cellulari e penetrano in profondità fino ai capillari, per poi entrare direttamente nel circolo sanguigno. Gli oli essenziali si possono aggiungere a oli vegetali, creme neutre, shampoo, bagnodoccia, solitamente nella misura massima del 2%. Molto apprezzati sono i massaggi, i bagni aromatici ed i profumi per il corpo. Ad esempio, per un massaggio stimolante si miscelano 8 gocce di olio essenziale di eucalipto, 5 gocce di lavanda, 7 gocce di pompelmo e 5 di rosmarino in 50 ml di olio vegetale.
Ecco un breve elenco dei principali oli essenziali, suddivisi in base alle loro proprietà:
Afrodisiaci: rosa, sandalo, neroli, vetiver, gelsomino, muschio.
Analgesici: menta, ginepro, chiodi di garofano.
Anticatarrali: eucalipto, mirto, cipresso, pino.
Antinfiammatori: camomilla, elicriso, salvia, lavanda.
Antimicrobici: tea tree, cajeput, niaouly, cannella, origano.
Cicatrizzanti: lavanda, tea tree, incenso.
Digestivi: finocchio, menta, cardamomo.
Insettifughi: citronella, eucalipto, lavanda, geranio.
Rilassanti: melissa, lavanda, camomilla, arancio amaro.
Riscaldanti: rosmarino, canfora, cannella, zenzero.
Tonificanti: rosa, palmarosa, neroli, rosmarino, menta, limone.
Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate, quindi è importante prestare attenzione nell’utilizzo: non vanno mai usati puri e sarebbe meglio non ingerirli, in quanto potrebbero causare irritazioni gastriche. Per una corretta conservazione, bisogna fare attenzione a non esporli a fonti di calore e alla luce. Infine, ne è sconsigliato l’uso alle donne in gravidanza ed ai bambini molto piccoli. Prima dell’acquisto di un olio essenziale, leggete bene l’etichetta e controllate che sia puro al 100%, in modo da evitare di acquistare prodotti adulterati con sostanze di sintesi dannose per la salute.