Mantrailing

di Luisa Poluzzi

 

Intervista ad Antonella Cappo

Sono Antonella Cappo, mi sono avvicinata alla cinofilia all’età di 13 anni per la passione che mi muoveva verso il mondo dei cani, ancor più di quella per altri animali. Il mio percorso mi ha vista, negli anni in compagnia di cani di razza e meticci adottati al canile .

Dal 1997 ho attivamente frequentato campi cinofili di preparazione all’Utilità e Difesa con Quiz, un American Staffordshire Terrier, (American Champion, IPO3), collaborato con associazioni cinofile di recupero comportamentale, gruppi di preparazione sportiva, affiancando allevatori nelle gare di bellezza in Italia e all’estero e nell’ultimo anno come Volontaria di Protezione Civile con Meinstaffi Yatai “YOYO” una Staffordshire Bull Terrier come Unità Cinofila da Soccorso di Mantrailing presso l’Associazione Onlus AVS OSLJ di Milano

Che cosa sono le Unità Cinofile da Soccorso e cos’è il Mantrailing?

Quasi tutti hanno sentito parlare di cani da soccorso. Quando una persona si smarrisce o c’è una catastrofe, i cani da soccorso sono chiamati a collaborare insieme a Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e Protezione Civile.

I binomi, vengono definiti cosi’ perché sono una unità composta da un conduttore e un cane, lavorano e si allenano per formare una squadra operativa in grado di intervenire sulla scena di una emergenza.

I cani da Mantrailing fanno parte di questa famiglia da lavoro, ma il loro compito è ben specifico: sono addestrati a ritrovare una persona specifica tra centinaia, perché sono allenati a discriminare tra i vari odori umani e seguirne uno distinto.

Muso alzato e muso abbassato: questa la differenza tra Cani da ricerca in superficie e cani da ricerca in Mantrailing.

I cani da ricerca in superficie e macerie sono addestrati per riconoscere in maniera generale, l’odore umano. Per questo sono spesso impiegati per accelerare le ricerche di possibili superstiti sotto macerie e calcinacci. Con il tartufo alzato sono in grado di intercettare ogni molecola ‘umana’ man mano che vi si avvicinano.

I cani da Mantrailing, a differenza, tengono il capo chino e il tartufo incollato al terreno. Il loro scopo è seguire una traccia, datagli dai propri conduttori tramite un indumento o qualcosa che abbia l’odore del ricercato.

Anche se poco conosciuti, i cani da Mantrailing possono avere un ruolo fondamentale nelle

ricerche di persone scomparse non necessariamente vittime di crimini o rapimenti, ma anche malati o anziani che non riescono a ritrovare la strada di casa. Il cane da Mantrailing sa riconoscere le molecole di quella persona tra migliaia di individui e diventa efficiente per le ricerche in ambiente urbano.

Il Mantrailing si basa sull’affiatamento del binomio uomo-cane e prevede l’utilizzo di un guinzaglione che “lega” il conduttore al cane. Il cane durante la fase di ricerca, da importanti informazioni sulle persone scomparse, come la direzione presa dopo l’allontanamento, l’assenza di odore da un determinato punto in poi perché il loro fiuto è centinaia di volte più potente di quello dell’uomo, ed è in grado di riconoscere e seguirne le molecole. Il conduttore che avrà imparato a leggere questi segnali dal proprio cane, sarà in grado di offrire nella ricerca importanti indicazioni di supporto.

Il Mantrailing è nato in America per la ricerca degli evasi. In Italia ha cominciato ad attirare l’attenzione della Protezione Civile e delle forze dell’ordine, solo negli ultimi anni e sta lentamente mostrando il suo grandissimo potenziale. I cani da Mantrailing sono ancora una forza-lavoro di nicchia e nonostante il loro impiego supporti le pratiche di ricerca, in molti paesi e città italiane non sono ancora molto diffusi.

AVS OSLJ di Milano è una delle associazioni cinofile in cui si può praticare il Mantrailing a Milano, la caposquadra è Rossana Rinaldi, binomio operativo che con Paco ha già partecipato attivamente a ricerche in cooperazione con le forze dell’ordine.

Qui gli addestratori formano i binomi partendo dalle basi dell’educazione cinofila e del rapporto tra conduttore e cane segue poi un vero e proprio percorso individuale per ogni cane da Mantrailing con esercizi ed esami, in grado di mettere in luce difetti e pregi del binomio con lo scopo di migliorarsi sempre di più.

Tutti i cani possono praticare il Mantrailing come gioco o come sport ma l’addestramento per diventare un binomio operativo è ben più articolato e necessita di continui allenamenti in situazioni differenti per almeno un paio di anni. Una volta accertata la capacità del conduttore e del cane, è possibile cominciare ad esercitare. L’addestramento è però sempre fondamentale e necessario per mantenere il buon lavoro del binomio.

Perché il Mantrailing è un addestramento che deve essere condiviso e conosciuto?

Al di là dei casi di rapimento, che in paragone alle scomparse volontarie e non, è una bassa percentuale, il cane da Mantrailing può supportare in maniera rapida ed efficiente il compito di ricerca delle forze dell’ordine. Ragazzini scappati di casa, anziani che soffrono di Alzheimer o demenza, possono essere ritrovati o rintracciati in poco tempo grazie allo straordinario fiuto di queste squadre operative